Archeomisteri

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FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI E SCIENTIFICHE
Milano

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"L'umanità  rischia di scomparire senza sapere da dove viene, se il suo  destino fu diretto da ignoti maestri e falsato nel suo corso naturale.  Essa ignora se antenati superiori, in tempi molto remoti, hanno  edificato grandi civiltà  attualmente sconosciute e tentato come noi la  conquista del cosmo (...). Avendo probabilmente il presentimento di  vivere la fine di una era, uomini indocili vogliono strappare i loro  paraocchi e rimettere in questione tutto quanto è stato loro imposto.  Con questo assillante pensiero, e in margine alla storia ufficiale, noi  vogliamo proporre, sotto forma di ipotesi, nuove spiegazioni della  storia visibile e invisibile (...); non con l'oratoria insolente  dell'esperto convinto del fatto suo, ma con l'umiltà del ricercatore  ostinato e nondimeno cosciente di progredire di qualche passo.
Un errore enorme ha falsato la comprensione della nostra genesi, e la  storia, la preistoria, furono quello che si volle che fossero."
Jean Cocteau

 

(Questo sito non è collegato alla rivista Archeomisteri)

 

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Fra tutti i fenomeni, oggetti ed esperienze inspiegabili, uno tra i più affascinanti è quella categoria definita "anomalie archeologiche". Chiamata anche OOPART (out of place artifacts), questi oggetti, ad un'analisi scientifica risultano essere molto antichi, sebbene, per la tecnica utilizzata o per la funzione a cui erano destinati dovrebbero in realtà appartenere ad epoche più moderne. Si tratta di fossili impossibili, tecnologie "fuori dal tempo", manufatti anacronistici. In altre parole, se la storia del mondo che conosciamo è corretta, questi reperti non dovrebbero esistere.

 

 

 

 

 

 

Ci sono innumerevoli esempi e testimonianze (consultare i Links a fondo pagina) su cui geologi, archeologi e scienziati sono costretti ad ammettere l'autenticità.
Ma perchè queste testimonianze sono così affascinanti? Per molte  ragioni. Prima di tutto, la maggior parte di esse sono reali e  tangibili. Al contrario dei fantasmi o di creature misteriose come il  Bigfoot o il mostro di Lochness, gli inspiegabili manufatti sono stati  visti, fotografati, toccati ed esaminati. Il problema è che le nostre  attuali conoscenze non ci consentono di fornire una valida spiegazione  della loro origine. Inoltre questi oggetti, non potendo aderire agli  attuali canoni scientifici, nè alle previste cronologie antropologiche,  suggeriscono, a loro modo, che le nostre tecniche di datazione dei  reperti sono errate oppure che c'è ancora molto da sapere sulla vera  storia del nostro pianeta. In qualsiasi caso gli "oopart" sconvolgono  l'attuale pensiero scientifico ortodosso.

Nel 1995 il ricercatore Michael Cremo ha pubblicato un volume  enorme che cataloga tutti i reperti dimenticati delle origini dell'uomo  (Michael Cremo, Richard L. Thompson: Archeologia proibita - La storia  segreta della razza umana - pubblicato in Italia dal Gruppo Futura della Jackson Libri). Recuperando anche la letteratura scientifica della  seconda metà dell'800, Cremo ha scoperto una vera e propria soppressione di prove che dimostrano che l'Homo Sapiens anatomicamente moderno  esiste da decine di milioni di anni. Prove che per documentazione e  numero superano i reperti sparsi e incongruenti che formano la linea  evolutiva accettata.

Quelli che seguono sono alcuni esempi di "oopart" documentati e spesso fotografati e studiati dagli esperti. Cliccare sui link per gli approfondimenti.

 

 

 

 

"Candela d'accensione" nel geode
Nel 1961, il proprietario di un negozio di Olancha (California) trovò un geode (cavità all'interno di una roccia) ricoperto di fossili nelle Coso Mountains. Quando l'uomo tagliò il geode a metà con un'apposita  sega, trovò all'interno un oggetto chiaramente artificiale. L'oggetto  aveva un nucleo di metallo circondato da strati di materiale simile alla ceramica ed una copertura esagonale in legno. Sottoposta a raggi-X  l'oggetto ricorda molto la candela di accensione di un motore a scoppio. Il geode è risultato essersi formato almeno 500.000 anni fa.

Il chiodo più antico
Nel 1851 The Illinois Springfield Republican riporta il caso di Hiram de Witt, un uomo d'affari che, durante un viaggio in California, aveva  trovato un blocco di quarzo aurifero delle dimensioni di un pugno.  Quando accidentalmente gli cadde dalle mani, si ruppe e rivelò al suo  interno un chiodo intagliato nel ferro. L'età del quarzo è di circa 1  milione di anni fa.

Antichi utensili
In una cava di calcare nel 1786, i lavoratori, dopo aver scavato per  circa 20 metri sotto il livello della cava arrivarono fino ad uno strato di sabbia, dove trovarono resti di colonne di pietra e frammenti di  rocce semilavorate. Scavando ancora più in basso rinvenirono monete,  alcuni manici in legno di martelli, ormai pietrificati, e resti di altri utensili in legno, pure pietrificati. Lo strato di sabbia dove è  avvenuto il ritrovamento era coperto da uno spesso strato di calcare  datato 300 milioni di anni.

Il vaso di Dorchester
Nel Giugno 1852 la rivista Scientific American pubblicò la notizia del  ritrovamento di un vaso metallico, contenuto all'interno di un blocco di roccia solida estratto ad almeno 5 metri nel sottosuolo. Il vaso, a  forma di campana, è alto circa 15 cm ed è composto di una lega di zinco e argento. Sulla superficie, figure di fiori intarsiati in argento puro.  L'età stimata della roccia è di 320 milioni di anni.

Vite di Abbey
Nel 1865 venne scoperta una vite di 5cm all'interno di un pezzo di  feldspato estratto dalla miniera di Abbey a Treasure City (Nevada). La  vite è molto ossidata, ma la forma, in particolare il suo filetto, è ben visibile nel feldspato. E' stato calcolato che la pietra si sia formata intorno ai 21 milioni di anni fa.

Micro-tecnologia antica
Tra il 1991 ed il 1993 dei cercatori d'oro sul del fiume Narada, sul  versante orientale degli Urali in Russia, trovarono dei minuscoli  oggetti con forma a spirale. Il più piccolo di questi misura addirittura meno di 1/100 di mm. Gli oggetti sono costituiti da rame e da metalli  rari, tungsteno e molibdeno. Le misurazioni hanno mostrato che l'età di  questi oggetti si aggira tra i 20.000 e i 318.000 anni fa.

Mappa di Piri Reis
Piri Reis, un ammiraglio turco collezionista di mappe, nel 1513 disegnò  una mappa geografica consultando fonti più antiche. Incredibilmente la  mappa rappresenta il profilo costiero del Nord e Sud America e  dell'Antartide, che fu ufficialmente scoperta solo nel 1818.

Pietre di Ica
Nel 1966 il Dr. Javier Cabrera, un fisico peruviano professore di  biologia, ricevette in regalo una pietra da un contadino locale. Su di  essa una figura di un pesce presumibilmente incisa migliaia di anni fa.  Dopo ulteriori studi, Cabrera si rese conto che il pesce apparteneva ad  una specie estinta da milioni di anni. Cabrera indagò sulla provenienza  di questa roccia e ne trovò molte altre (migliaia) ad Ica in Perù. Le  incisioni rappresentavano scene impossibili: telescopi, operazioni  chirurgiche a cuore aperto, uomini che combattono contro i dinosauri,  ecc. L'analisi petrografica colloca le pietre (dal peso specifico  anomalo) tra i 65 e i 230 milioni di anni fa.

Elicotteri egiziani
Recentemente scoperti su un'iscrizione del Tempio di Abydos, in Egitto, questi geroglifici assomigliano in modo particolare a moderni  velivoli. In particolare sono rappresentati i profili di un elicottero,  di un aeroplano e di una via di mezzo tra un hovercraft e un disco  volante.

Sfere metalliche
Le più antiche. In un deposito precambriano del Sudafrica sono state  ritrovate varie sfere di limonite (di durezza anomala), lavorate con  scanalature parallele. I reperti, conservati al Museo di Kerksdorp  (Sudafrica), sono state datate 2,8 miliardi di anni.

Resti diabolici
Resti di teschi umani dotati di corna sono stati scoperti in un tumulo  sepolcrale a Sayre (Bradford County, Pa) nel 1880. Le proiezioni cornee  si estendono per 5 cm al di sopra delle sopracciglia, mentre gli  scheletri sono alti circa 2,2 m. A parte queste anomalie, sono  anatomicamente del tutto normali. E' stato stimato che furono seppelliti intorno al 1.200 a.C.

Doppia dentatura
Nel 1888 a Clearwater (Minnesota) furono recuperati sette scheletri in  un tumulo sepolcrale. Anche questi sono anatomicamente corretti, ad  eccezione che la loro bocca è caratterizzata da una doppia fila di denti nella mandibola superiore ed in quella inferiore. Tutti sono stati  sepolti in posizione seduta con la faccia rivolta verso il lago. La loro fronte è particolarmente bassa e spiovente con le arcate sopracciliari  molto pronunciate.

Meccanismo di Antikythera
In una teca del museo Nazionale di Atene si trova un curioso oggetto che probabilmente rappresenta il più complesso oggetto scientifico  dell'antichità. Il "meccanismo" fu rinvenuto, nel 1900 in una nave  affondata nel primo secolo a.C. al largo dell'Isola di Antikythera (tra  Creta e la terra ferma). Il meccanismo, una volta studiato, oltre a  costituire una prova della sofisticata conoscenza astronomica  dell'epoca, ha rivelato soluzioni tecniche adottate "ufficialmente" più  di 1000 anni più tardi.

Dischi Dropas
Tra sperdute ed inaccessibili montagne al confine tra Cina e Tibet sono  stati ritrovati alcuni dischi , antichi di almeno 12.000 anni, con una  tecnica di registrazione delle informazioni scritte, simile a quella  utilizzata oggi sui dischi LP in vinile. Questi dischi sono curiosamente collegati con una tribù locale dalle caratteristiche morfologiche  quantomeno singolari e non classificabile in alcun gruppo etnico  razziale conosciuto.

Dogon del Mali
La tribù dei Dogon, antica di migliaia di anni, detiene conoscenze  astronomiche apparentemente impossibili. In particolare sembra che  conoscano molto bene il sistema della stella Sirio. In questo caso si  tratta di conoscenze "fuori posto".

La Grande Piramide
La piramide di Cheope, o meglio di Khufu, perchè tale è il nome trovato  all'interno della piramide, rappresenta uno dei più grandi misteri della nostra epoca, e probabilmente anche di quelle passate. I misteri  cominciano proprio dallo studio delle dimensioni: i 4 lati sono  perfettamente allineati con i 4 punti cardinali, con un errore medio di 3 minuti d'arco, equivalenti ad un errore infinitesimale inferiore allo  0,015 per cento (l'osservatorio astronomico di Parigi ha un errore di  orientamento doppio rispetto a quello della Piramide di Cheope).  Un'accuratezza incredibile per qualsiasi edificio, anche attuale. Il  bisogno di tanta precisione è incomprensibile, considerato che, anche i  moderni costruttori dovrebbero ricorrere a sforzi immensi, solo per  sperare di avvicinarsi ad una simile accuratezza.

L'equazione algebrica di Nazca
Nei celebri disegni di Nazca si nasconde forse una conoscenza più  avanzata, che solo ora, grazie alla moderna tecnologia subatomica,  cominciamo ad interpretare.

 

Esistono centinaia di esempi di anomalie simili a quelle  descritte; abbastanza per sconvolgere le discipline scientifiche  tradizionali. Ma dal momento che essi non concordano con le teorie  convenzionali, sono quasi sempre rifiutati o ignorati. I casi  presentati, non hanno la pretesa di ribaltare le attuali teorie  scientifiche, ma almeno di farci ammettere che forse c'è ancora molto da sapere sulla vera storia del nostro pianeta.

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