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La CONTROVERSIA su
"Le Misteriose Origini dell'Uomo"

Alcune testimonianze archeologiche, relative al fatto che l'umanità ha una storia assai antica su questo pianeta, sono state condannate in quanto pericolose per il paradigma scientifico ufficialmente riconosciuto.

di Michael A. Cremo 1997
Membro Ricercatore in Storia e Filosofia della Science Bhaktivedanta Institute
9701 Venice Blvd #5 Los Angeles CA 90034, USA
Telefono: (310) 837 5283   Fax: (310) 837 1056   E-mail: mcremo@compuserve.com

Quello che segue è il testo di una conferenza tenuta da Michael Cremo l'8 agosto 1997 presso la Ancient Astronaut Society World Conference a Orlando in Florida, USA.

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Nel febbraio del 1996, nel corso di uno speciale televisivo della NBC dal titolo The Mysterious Origins of Man prodotto e diretto da Bill Cote e consociati, fu presentato il mio libro Forbidden Archeology (Archeologia Proibita). Il programma televisivo in questione fu visto negli USA da decine di milioni di persone e 'provocò reazioni negative ed assai emotive da parte del mondo scientifico, il quale fu scosso dalla documentazione del programma che prova l'estrema antichità del genere umano.

La natura di tali reazioni la dice lunga sul sapere scientifico comunemente accettato. In genere ci viene insegnato che gli scienziati non sono aggrappati a qualche teoria particolare e che sono sempre disposti a cambiare le proprie idee, quando si imbattono in nuove evidenze; tuttavia le reazioni del mondo scientifico a The Mysterious Origins of Man dimostra che ciò non sempre è vero.

Prima di analizzare tali reazioni nei confronti di The Mysterious Origins of Man, vorrei contestualizzare l'argomento, dimostrando il rapporto che intercorre fra le testimonianze archeologiche di quel programma e l'ipotesi dell'antico astronauta.

Secondo le ipotesi scientifiche correnti, gli esseri umani in quanto tali fecero la loro comparsa su questo pianeta abbastanza di recente, cioè circa 100.000 anni fa; prima di allora sarebbero esistiti solo antenati degli uomini più simili a scimmie, che apparvero tra i quattro e i cinque milioni di anni fa. Le prime scimmie primitive sarebbero comparse circa 40 o 50 milioni di anni fa mentre la vita stessa iniziò due o tre miliardi di anni addietro; ci dicono che tutte le prove fisiche reperite finora dagli scienziati supportano tale scenario.

Tuttavia nel mio libro Forbidden Archeology (scritto in collaborazione con Richard Thompson), documento centinaia di casi che dimostrano che esseri umani come noi sono esistiti su questo pianeta sin da due o tre miliardi di anni fa.

Ciò risulta coerente con i resoconti storici reperiti nelle antiche scritture in sanscrito dell'India. In qualità di membro del Bhaktivedanta Institute (sezione di. studi scientifici della Società Internazionale per la Coscienza di Krishna), ho accuratamente studiato questi testi per oltre vent'anni e ho scoperto che forniscono molte accurate indicazioni in merito alla vera storia delle origini e dell'antichità del genere umano.

In questa sede non presenterò un resoconto dettagliato delle prove archeologiche presentate in Forbidden Archeology, in quanto ne ho parlato in occasione dell'ultima conferenza mondiale tenutasi a Berna, in Svizzera; oggi voglio focalizzare l'attenzione su come queste prove si rapportano con l'ipotesi dell'antico astronauta.

Se, come suggeriscono le evidenze, gli esseri umani sono esistiti su questo pianeta per oltre due miliardi di anni, ciò esclude qualsiasi spiegazione delle origini dell'umanità di stampo evoluzionismo darwiniano oggi comunemente accettata; a mio parere questo significa che dobbiamo rivolgerci verso una spiegazione di tipo extraterrestre della nostra presenza qui sulla Terra.

Gli antichi documenti Indiani in Sanscrito parlano non solo di un'antica presenza umana su questo pianeta, ma anche di creature umanoidi provenienti da altre parti dell'universo che viaggiavano su astronavi conosciute col nome di vimana. Nel Bhagavata Purana, noto anche col nome di Shrimad Bhagavatam, si racconta che una volta, mentre Shiva e Parvati erano seduti in un'assemblea di saggi, il Re Chitraketu si librò in volo sul suo vimana, proveniente da un viaggio su un altro pianeta. Risulta interessante notare che Shiva e la sua consorte Parvati vengono considerati dei, mentre Re Chitraketu, impegnato in un viaggio interplanetario col suo vimana, era un essere umano originario della Terra; in altri termini gli antichi testi in Sanscrito operano una chiara distinzione fra gli dei e gli umani viaggiatorinello spazio.

Questo aspetto è rilevante in merito all'ipotesi dell'antico astronauta, la quale in un certo modo suggerisce che tutti i resoconti relativi agli dei presenti negli antichi scritti rappresentino i tentativi da parte di popoli antichi di tradurre l'esperienza visiva di effettivi visitatori spaziali umanoidi in mitici esseri soprannaturali (dei).

Dobbiamo comunque fare attenzione a non farci tradire da una falsa dicotomia. Quando si mettono a confronto due possibilità, si è tentati di pensare che o "l'una o l'altra" possono essere vere, ovvero che si trattasse o di antichi astronauti oppure di dei; entrambe le ipotesi possono essere veritiere. I popoli antichi possono essersi imbattuti sia in astronauti (umani che utilizzavano tecnologie avanzate per i viaggi interplanetari) sia in dei (esseri soprannaturali, col che intendo esseri provenienti da aree di natura tale da non essere normalmente accessibili a umani di origine terrestre); questo è ciò che gli antichi documenti in Sanscrito ci suggeriscono.

D'altra parte non dovremmo diventare "veneratori dei cargo" al contrario. All'inizio di questo secolo, quando i popoli tribali del Pacifico vennero in contatto con gli Occidentali che scendevano dal cielo in velivoli pieni di merce preziosa, essi iniziarono ad edificare dei sistemi di adorazione attorno a tale esperienza, trasformando la realtà tecnologica nella mitologia soprannaturale; probabilmente la stessa cosa è accaduta anche nel passato. Dobbiamo tuttavia fare attenzione a non tradurre automaticamente tutti i resoconti del soprannaturale presenti negli antichi scritti in qualcosa che si adatti alla nostra attuale esperienza tecnologica; dovremmo considerare la possibilità che in tempi remoti la Terra sia stata visitata sia da astronauti sia da dei.

Secondo gli antichi documenti Indiani in Sanscrito, gli esseri umani di questo pianeta ebbero origine da un processo di discendenza con modificazioni. Questo processo così ha qualcosa in comune col darvinismo, in quanto anche quest'ultimo presuppone un processo di discendenza con modificazioni; tuttavia il processo descritto negli antichi documenti in Sanscrito viene guidato da un'intelligenza.

Tali antichi documenti parlano non solo di antiche civiltà umane e di esseri umani che viaggiavano nello spazio, ma anche di alcune manipolazioni genetiche molto interessanti e di modifiche dei normali processi riproduttivi. Cose quali neonati in vitro, clonazione e ingegneria genetica non sono una novità. Tali attività esistevano anche nei tempi antichi e non erano limitate alla Terra: avevano una dimensione interplanetaria. Vi parlerò di questo aspetto fra due anni, nel corso del prossimo congresso mondiale che si terrà a Colonia, in Germania; questo processo di modificazione riproduttiva indotta sarà inoltre il tema del mio prossimo libro, che intitolerò Human Devolution.

Quello che tutto ciò spiega è che le teorie darviniste relative alle origini del genere umano non sono adeguate; l'effettiva esistenza di antichi astronauti rappresenta una vera sfida a tali teorie. L'ipotesi dell'antico astronauta ci dice che gli umani di questo pianeta in un remoto passato furono visitati da esseri umanoidi provenienti da altri pianeti: consideriamo con attenzione le implicazioni di tutto ciò.

Secondo il darvinismo la struttura dei corpi fisici è codificata nel DNA delle cellule; per modificare la forma corporea deve essere modificato il DNA. Si dice che tali modifiche siano casuali, e che derivino da errori di trasmissione, mutazioni e ricombinazioni. Ci viene detto che l'evoluzione dai primi organismi unicellulari fino agli esseri umani come noi ha richiesto milioni di modificazioni genetiche casuali avvenute nel corso di più di due miliardi di anni. Ciò ha portato importanti evoluzionisti del calibro di Stephen J. Gould ad affermare che se dovessimo "far ripartire il nastro', il processo evolutivo probabilmente non darebbe origine ad esseri umani eretti, scimmie o primati. Quindi risulta estremamente improbabile che creature dalle fattezze umane si possano essere evolute secondo le modalità darviniste sia sul nostro pianeta che altrove nell'universo. In altri termini, proprio il fatto che esistano creature umanoidi provenienti da altre parti dell'universo costituisce un'ottima argomentazione contro le attuali teorie darviniste relative all'origine del genere umano su questo pianeta.

Dopo aver dimostrato il collegamento fra le' prove riportate in The Mysterious Origins of Man e l'ipotesi dell'antico astronauta, possiamo ora passare ad esaminare le accalorate reazioni del mondo scientifico a questo programma; tali reazioni equivalgono ad una sorta di "filtro delle notizie".

Nel mio libro Forbidden Archeology (Archeologia Proibita, N.d.T.) ho descritto non solo le prove dell'estrema antichità del genere umano, ma anche i procedimenti tramite i quali i gruppi dominanti della scienza ufficiale escludono tali prove dalla discussione scientifica e dal pubblico dominio. Tali procedimenti, ai quali mi riferisco collettivamente col termine "filtro della conoscenza", rappresentano un potente fattore nel mantenere alcuni tipi di prove relativamente ignote.

Nel caso di The Mysterious Origins of Man il procedimento di filtro delle notizie iniziò ad operare perfino mentre la trasmissione veniva registrata. Ho suggerito ai produttori di riprendere i manufatti in pietra scoperti nel corso del diciannovesimo secolo nelle miniere d'oro della California; i riscontri geologici indicano che tali manufatti, conservati presso il Museo di Storia Naturale Phoebe Hearst dell'Università Californiana di Berkeley, risalgono a circa 50 milioni di anni fa. Le risposte dei funzionari del suddetto museo risultano interessanti.

Il produttore Bill Cote in una lettera a me indirizzata in data 26 agosto 1996 scrive: "All'inizio (quelli del museo) ci hanno detto che non avrebbero fatto in tempo e noi abbiamo ribattuto che di tempo ne avevamo in abbondanza e potevamo aspettare tre o quattro mesi". I funzionari del museo quindi risposero tramite lettera affermando di essere a corto di fondi e di personale; i produttori allora dissero che avrebbero pagato tutte le spese necessarie al dislocamento dei manufatti fuori dai magazzini perché potessero essere filmati, nonché gli straordinari dei dipendenti; il museo rifiutò questa offerta. I produttori continuarono a cercare di ottenere i permessi attraverso vari canali. "Seguimmo pazientemente tutta la trafila fino al responsabile pubblicitario dell'Università" spiegava Bill Cote nella sua lettera "ma sembra che la direttrice del museo abbia l'ultima parola, ed ella rispose di no".

Bill Cote inoltre scrive: "Una situazione simile si verificò quando cercammo di ottenere i permessi di filmare il complesso delle piramidi presso Teotihuacan, vicino a Città del Messico. Ci rivolgemmo, seguendo le procedure appropriate, al responsabile del sito, il quale volle che promettessimo di non far menzione di UFO o viaggiatori dello spazio in quanto costruttori della piramide. Pensai che la cosa era bizzarra ma, poiché non era nelle nostre intenzioni, in tutta onestà replicai che non avremmo insinuato implicazioni di quel genere. Costui quindi richiese un esemplare dell'intero copione; noi non avevamo ancora scritto la sceneggiatura e glielo riferimmo, ma lui insisteva.

"Dedicammo allora alcune ore alla bisogna e ne abbozzammo una versione alquanto scarna, la quale comprendeva la teoria dello stimato ricercatore Hugh Harleston Jr. secondo la quale l'angolo di inclinazione di uno dei lati della Piramide del Sole era allineato allo stesso grado di latitudine del sito della piramide stessa nell'emisfero nord (fatto facilmente verificabile). In effetti il sorgere del sole durante l'equinozio di primavera in un attimo proietterebbe un'ombra su questo lato della piramide, trasformando così l'intera costruzione in una sorta di orologio gigante. Noi eravamo interessati a dimostrare l'avanzata conoscenza degli antichi, ma ci fu negato il permesso di portare le telecamere nel sito e perfino di sorvolarlo in elicottero, nonostante il fatto che eravamo ben disposti a pagare tutte le debite tariffe, che avevamo seguito sia i canali archeologici che quelli delle autorità messicane in materia di riprese filmate... La rete dei "vecchi compagni di scuola" continua ad esercitare un potente controllo sulle informazioni che minacciano di sovvertire il punto di vista ufficialmente riconosciuto".

Il procedimento di filtro delle informazioni, che iniziò con le riprese di The Mysterious Origins of Man, continuò con l'intensità persino maggiore quando il programma fu trasmesso pubblicamente. Il messaggio antiDarwin sotteso al programma costituì il principale motivo delle reazioni così rabbiose da parte degli scienziati. Per quel che ne so, la messa in onda di The Mysterious Origins of Man da parte della NBC nel febbraio del 1996 fu la prima occasione in cui una rete televisiva americana di rilievo nazionale diffondeva un programma che sfidava le teorie darviniste sulle origini del genere umano; apparentemente ciò colse di sorpresa la comunità scientifica.

La sorpresa risulta evidente dal seguente brano tratto da un articolo comparso in data 8 marzo 1996 (pag. 1357) su Science, rivista pubblicata a beneficio degli scienziati dall'Associazione Americana per il Progresso della Scienza: "Le affermazioni dei creazionisti  la giovane età della Terra, i fossili che smentiscono la teoria dell'evoluzione  mandano regolarmente i biologi su tutte le furie. Ma queste furie impallidiscono di fronte all'indignazione che è scaturita, soprattutto su Internet, a partire dal 25 febbraio, data in cui una rete televisiva americana di primaria importanza ha trasmesso uno "special" nel quale si sosteneva che gli esseri umani coesistessero insieme ai dinosauri e che la scienza ufficiale ne stava occultando le prove".

Ecco ora alcuni esempi, tratti da un rapporto rilasciato da B.C. Video il 4 marzo 1996, di alcune "indignazioni via Internet" scaturite dalla comunità scientifica:

"Penso che dovreste scusarvi pubblicamente per questo programma. Era orribile... Francamente o siete degli idioti oppure dei bugiardi..." (D.L., Colorado. edu)

"... il pubblico scientificamente non educato che assista a queste frottole potrebbe essere incline a crederci sul serio e a votare per quei politici che vi credono anch'essi." (J.K., New Mexico State University)

"È tutta una massa di fesserie e raccomando di starne alla larga." (B.D., Yale University)

"Invito la gente a scrivere alla NBC e a contestare la presentazione di tale programma come un documentario." (AD, University of Texas di Austin)

"Dovreste essere banditi dall'etere." (J1, ALCI)

Per quale preciso motivo gli scienziati hanno reagito con tale furia a The Mysterious Origins of Man? Una delle ragioni è il controllo sulle menti degli studenti.

Il Centro Nazionale per l'Istruzione Scientifica si adopera affinché il darvinismo rimanga una teoria fondamentale nelle scuole americane. Nello stesso articolo di Science riportato sopra, il presidente del Centro Nazionale per l'Istruzione Scientifica si lamentava del fatto che i telefoni del quartier generale del suo istituto squillavano in continuazione a causa delle telefonate da parte degli insegnanti di scienze che si trovavano in difficoltà nel rispondere alle domande poste dagli studenti che avevano assistito a The Mysterious Origins of Man.

Esaminando centinaia di messaggi via Internet, ho notato che un'altra delle preoccupazioni era la paura degli scienziati che programmi del tipo di The Mysterious Origins of Man avrebbero potuto generare una pressione pubblica volta alla diminuzione dei finanziamenti governativi a beneficio di certi tipi di ricerca scientifica che sostengono il darvinismo; tale preoccupazione emerge dal messaggio di LK. di cui sopra.

Le reazioni a The Mysterious Origins of Man si allargarono alle espressioni personali di opinioni negative ai produttori. Il Dr. Jim Foley organizzò una campagna postale indirizzata ai dirigenti della NBC e agli sponsor del programma, fra cui Coca Cola, McDonalds, Olive Garden, Toyota, Chevron, Kellogs, J.C. Penney, Honda, Wendy's, General Motors, LensCrafters, Folger's Coffee e M&Ms Candy.

Molti dei messaggi via Internet fra scienziati inoltre criticavano pesantemente Forbidden Archeology, che era stato presentato durante il programma. Tuttavia uno dei partecipanti al dibattito su Internet (D.T. Miller, 1 aprile 1996) notava: "Sembra che la maggior parte di detrattori non abbia nemmeno letto il libro; qualcuno potrebbe cortesemente spiegarmi in che modo un qualsiasi individuo possa avanzare delle valide critiche nei confronti di un libro che non ha nemmeno letto? (Sissignori, io il libro lo ho letto)."

Parte della discussione su Internet relativa a Forbidden Archeology faceva riferimento alle misteriose sfere metalliche scanalate reperite dai minatori in depositi minerari del Sud Africa vecchi di oltre due miliardi di anni. In assenza di qualsiasi valida spiegazione su come tali oggetti possano essersi formati naturalmente, resta aperta la possibilità che essi siano il prodotto di una qualche intelligenza di tipo umano; alcune di queste sfere erano state mostrate nel corso del programma televisivo della NBC.

Su internet gli scienziati avevano affermato che esse erano delle "concrezioni" naturali e che cose di questo genere, con le scanalature e tutto il resto, sono assai comuni. Tuttavia, quando li ho sfidati ad inviarmi delle foto o degli esemplari di concrezioni metalliche di forma sferica con scanalature lungo il loro equatore, nessuno è stato in grado di farlo.

Se la comunità scientifica americana si senti oltraggiata quando il programma andò in onda la prima volta, potete immaginare la loro reazione quando videro i seguenti titoli di un comunicato stampa via Internet emesso dalla NBC in data 29 maggio 1996: "La controversia circonda The Mysterious Origins of Man... I Professori Universitari vogliono che il programma sia bandito dall'etere... il programma che osa sfidare le credenze ufficiali relative all'Uomo Preistorico verrà ritrasmesso dalla NBC l'8 giugno". Sorprendentemente la NBC stava utilizzando le obiezioni degli scienziati per promuovere un'ulteriore trasmissione del programma!

Il testo del comunicato stampa affermava: The Mysterious Origins of Man della NBC, che sin dalla sua prima messa in onda, il 25 febbraio 1996, ha scatenato un'accalorata controversia all'interno della comunità accademica, verrà replicato sabato 8 giugno (89 pm ET). Docenti di scienze ed antropologia di alcune delle più prestigiose università e college della nazione hanno espresso energici pareri in merito ad alcune delle teorie nella trasmissione, le quali mettevano in discussione convinzioni relative alle origini dell'uomo ormai consolidate da lungo tempo. Il programma presentava prove sorprendenti che suggerivano come l'umanità possa aver compiuto il balzo dall'Età della Pietra fino alla civiltà più di una volta; l'uomo attuale è soltanto l'ultimo in ordine di tempo di tale ciclo, e la Teoria dell'Evoluzione di Darwin presenta molte crepe".

Nel comunicato stampa della NBC veniva citato il produttore Bill Cote, il quale asseriva: il nostro scopo era semplicemente quello di presentare al pubblico delle prove che stimolassero una visuale alternativa ad alcune delle nostre teorie maggiormente consolidate. Abbiamo messo in discussione temi fondamentali che loro [alcuni scienziati] hanno ritenuto non dovessero essere affatto discussi; la linea di fondo è che il mondo è più complesso di quanto gli scienziati possono spiegare, ed alcuni di loro vogliono farei credere di essere capaci di spiegare qualsiasi cosa.

"Quando abbiamo prodotto il programma ci aspettavamo qualche controversia  continuava Cote  ma nessuno era preparato all'enorme grido di sdegno da parte di alcuni membri della comunità scientifica; mentre molti spettatori, fra cui alcuni scienziati, lodavano la trasmissione come una grande realizzazione e contributo alla pubblica istruzione, molti scienziati hanno espresso sdegno e critica."

Il Dr. Jere H. Lipps, paleontologo dell'Università Californiana di Berkeley, in data 30 maggio 1996 scrisse una email (della quale inviò copie a vari gruppi di discussione scientifica su Internet) al produttore Bill Cote, che diceva: "Apprezzo il preavviso del vostro comunicato stampa in merito alla replica di The Mysterious Origins of Man. Potete cortesemente fornirmi una lista delle agenzie giornalistiche a cui avete inviato il comunicato? Potete immaginare il mio sgomento in merito al fatto che voi e la NBC presentiate di nuovo quel programma suggerendo che quello sia il modo in cui si fa scienza in America; non fa onore a voi, né alla NBC e tantomeno agli sponsor. Esso lascia supporre agli scienziati un alto grado di ignoranza sul metodo scientifico e sembra che voi pensiate che gli scienziati temano le teorie presentate; nella maggior parte dei casi non è così, poiché tutto ciò che vi è nel programma è già stato trattato dalla scienza legittima. Voi travisate il metodo scientifico  il che è una cosa assai diversa e nociva. Posso sempre correggere le idee sbagliate con i miei studenti, ma cercare di insegnare loro un modo intelligente di vivere la propria vita nella nostra società scientifica è molto difficile quando la televisione promuove una visione fraudolenta di come la scienza funziona.

"Sono stupito che la NBC stia per diffondere ancora questo programma in veste di scienza, laddove un'appropriata presentazione scientifica delle stesse tematiche rappresenterebbe tanto un vantaggio quanto un intrattenimento per gli spettatori. Mi rendo conto che nella vostra veste di autore e regista del programma desideriate utilizzare le nostre critiche per promuoverlo di nuovo; si tratta, comunque, di un modo patetico di far soldi, mentre l'onestà risulta di gran lunga preferibile e [più] remunerativa."

Per quel che riguarda l'onestà, spero che nessuno sarà tratto in inganno dal fatto che ciò che ha provocato reazioni così accese da parte di Lipps ed altri non è stato altro che il messaggio antidarvinista di The Mysterious Origins of Man. Essi hanno contestato le teorie presentate.

Inoltre il programma forniva un'ottima descrizione di come la scienza (perlomeno la branca darwiniana fondamentalista di essa) funziona in pratica; i fondamentalisti darwiniani cercano in modo scorretto di evitare una seria discussione di prove controverse.

Lo stesso giorno in cui spedì la lettera a Bill Cote, Lipps fece anche questo appello generale agli scienziati: "La NBC sta ora proponendo di replicare la sua farsa scientifica The Mysterious Origins of Man, utilizzando come trampolino le critiche della comunità scientifica; questo rende un pessimo servizio all'opinione pubblica e rappresenta un travisamento delle critiche mosse dalla maggior parte degli scienziati... Se avete a cuore il destino della scienza in America, informate la vostra stazione locale della NBC, la NBC stessa ed i suoi vari sponsor che disapprovate la presentazione di questo programma come scientifico; l'America dev'essere sveglia e noi possiamo avere una qualche influenza".

Altri hanno proposto il boicottaggio, come si desume dal seguente messaggio via Internet, spedito il 31 maggio 1996 da C. Wood ad un gruppo di discussione per archeologi ed antropologi della rete: "Qualcuno sa chi sono gli sponsor? Io tanto per cominciare li boicotterei. Esiste sempre la vaga speranza che qualcuno di essi ritiri la propria sponsorizzazione." Altri ancora proposero di fare pressioni sui dirigenti della General Electric, compagnia proprietaria della NBC.

Dieci o venti anni fa, la campagna intimidatoria intrapresa da Lipps ed altri fondamentalisti darwiniani della comunità scientifica sarebbe stata sufficiente ad impedire alla NBC di replicare il programma, oppure a costringere la NBC affinché concedesse ad un commentatore fondamentalista darwiniano di istruire il pubblico su come valutare il programma. Il fatto che la NBC abbia avuto il coraggio di non cedere alle intimidazioni e l'audacia di utilizzare le proteste dei fondamentalisti darwiniani per promuovere la replica del programma originale inalterato è un piacevole segno che la libertà intellettuale in America gode ancora di buona salute.

Tuttavia i rappresentanti della scienza ortodossa non videro la faccenda in questi termini e pensarono che la NBC dovesse essere severamente punita per aver osato mandare in onda il programma una seconda volta.

Il 17 giugno 1996 il dr. Allison R. Palmer, presidente dell'Istituto Studi Cambriani, scrisse alla Commissione Federale sulle Comunicazioni, cioè l'agenzia governativa che assegna le licenze alle compagnie televisive: "Questa email è una richiesta affinché la Commissione indaghi e, mi auguro, condanni severamente la National Broadcasting Company (NBC) per il suo giornalismo irresponsabile e rozzamente commerciale, il quale viola seriamente la fiducia che il pubblico dovrebbe avere in materiali che vengono spacciati come credibili da una rete nazionale... Lo scorso febbraio costoro hanno prodotto un programma, The Mysterious Origins of Man, che voleva sembrare scientificamente fondato e che ha scatenato imponenti reazioni negative da parte di scienziati responsabili in rappresentanza di numerose aree disciplinari. In seguito a tale risposta... costoro, divulgando comunicati stampa che sottintendevano che il contenuto del loro programma era scienza, che l'"establishment" non voleva che fosse proposto agli spettatori, hanno deciso di utilizzare le reazioni della comunità scientifica seria e responsabile per suscitare l'interesse del pubblico".

Risulta comunque chiaramente palese che l'"establishment" di sicuro non voleva che il contenuto del programma della NBC fosse presentato al pubblico, e la lettera di Palmer alla Commissione ne costituisce una prova eccellente.

Palmer continuava: "Come minimo la NBC dovrebbe essere invitata a presentare le proprie sostanziali scuse ai propri telespettatori durante la fascia di maggior ascolto per un lasso di tempo sufficiente a far comprendere chiaramente ai teleutenti che sono stati ingannati; oltre a ciò, la NBC potrebbe forse essere multata con un'ammenda la cui entità potrebbe essere sufficiente a costituire un finanziamento importante per la fondazione di un'istruzione scientifica pubblica".

Il tentativo di Palmer di far punire la NBC dalla Commissione non andò a buon fine, tuttavia il fatto stesso che un tentativo di questo genere sia stato fatto dovrebbe suggerirci qualcosa. Vale la pena di notare che copie della lettera di Palmer furono inviate ai dirigenti della NBC e furono anche largamente distribuite agli scienziati dei gruppi di discussione via Internet.

La campagna intimidatoria senza precedenti intrapresa da Palmer, Lipps e dai loro consimili rappresenta la reale dimostrazione di come la scienza darwinista fondamentalista (in quanto opposta a quasi tutti gli altri tipi di scienza) funziona. Il darwinismo è un'ideologia che i fondamentalisti darwiniani difendono con mezzi nonscientifici (dopotutto, cosa c'è di scientifico nel cercare di intimidire una rete televisiva affinché non trasmetta un programma?).

Il darwinismo non è una teoria che possa essere dimostrata secondo parametri scientifici abituali: è semplicemente una questione di fede. I seguaci di questa fede pensano di avere il diritto di imporla a tutti e di mettere a tacere chiunque si esprima pubblicamente contro di essa; i fondamentalisti darwiniani vorrebbero il monopolio sull'accesso al pensiero del grande pubblico. Fortunatamente non ce l'hanno, e spero che non lo abbiano mai.

Ebbene sì, esiste un filtro delle notizie, ed uno dei modi in cui si esplicita è quello di sopprimere le prove dell'estrema antichità del genere umano, principalmente perché queste prove rappresentano delle potenti implicazioni negative per la dottrina darwinista.

Note dell'Editore

* Forbidden Archeology: The Hidden History of Human Race di Michael A. Cremo e Richard L. Thompson è stato pubblicato nel 1993 dalla Govardhan Hill Publishing, Badger, California, USA (ISBN 0963530984). L'intervista di Laura Lee a Michael Cremo è stata pubblicata su NEXUS nr.l.

* Maggiore documentazione sulle reazioni dei mondo scientifico a The Mysterious Origins of Man e Forbidden Archeology si può trovare sul nuovo libro di Michael Cremo Forbidden Archeology's Impact, disponibile presso le librerie americane dalla primavera 1998. Il libro è pubblicato dalla BBT Science Books e distribuito negli USA dalla Torchlight Publishing, tel. (310) 837 8466, 1800 HIDDENA, fax (310) 837 3363.

* Bill Cote, coproduttore di The Mysterious Origins of Man, è stato uno degli oratori al Convegno di NEXUS dei 1997.

 Fonte: Nexus Italia

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