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Mappa di Piri Reis

Piri Reis è un famoso ammiraglio turco del 16° secolo, appassionato collezionista di vecchie carte geografiche. Quando la nave ammiraglia attraccava in qualche porto, Piri Reis ed il suo aiutante di campo perlustravano i bazar in cerca di mappe e vecchie carte nautiche. A partire quindi da queste vecchie carte geografiche, in alcuni casi molto più vecchie di lui, Piri Reis nel 1513 compilò una mappa mondiale.

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Nel 1929 alcuni storici, rovistando nel palazzo di Topkapi ad Istanbul, trovarono la mappa di Piri Reis in uno scaffale impolverato. Dopo un attento studio rimasero stupiti nel constatare che la mappa riportava esattamente il profilo delle coste nord e sud-americane. Inoltre riportava precisi dati sull'Antartico, scoperto solo nel 1818.

Arlington T. Mallerey, un'autorità in campo cartografico, entrò in possesso di questi documenti. Con la collaborazione del U.S. Navy Hydrographic Bureau, Mallerey costruì una griglia e sovrappose la mappa di Piri Reis ad un globo. La mappa risultò totalmente accurata.

Più tardi gli studi del Professor Charles H. Hapgood e di Richard W. Strachan dimostrarono che l'originale mappa di Piri Reis era molto simile ad una fotografia aerea, scattata a grande altezza. I fiumi, le catene montuose, le isole, i deserti e gli altopiani erano tracciati con un'insolita precisione. Per esempio, la Groenlandia era rappresentata come due isole separate. Questo fu confermato recentemente da una spedizione polare francese che, con il metodo della prospezione sismica, scoprì che in realtà il ghiaccio ricopre lo spazio tra due isole.

Nel 1949 una spedizione scientifica britannico-svedese rilevò il profilo dell'Antartide al di sotto del ghiaccio con il metodo sismico a riflessione. La mappa dei rilievi coincideva esattamente con la mappa di Piri Reis. Nel Gennaio del 1966 il Professor Charles H. Hapgood rese pubblica questa sensazionale scoperta.

La costa antartica della Terra della Regina Maud sgombra dai ghiacci che appare nella carta rappresenta un enigma colossale, in quanto le documentazioni geologiche confermano che la data ultima in cui sarebbe stato possibile rilevarla e cartografarla in condizioni di disgelo è il 4000 a.C.
Non è possibile individuare la data "prima" in cui sarebbe stato possibile realizzare un'impresa del genere, ma a quanto pare il litorale antartico è rimasto in condizioni di disgelo per almeno 9000 anni prima che l'avanzata del ghiaccio lo inghiottisse completamente.

Ovviamente la storia non conosce alcuna civiltà che avesse la capacità o la necessità di rilevare quella linea di costa nel periodo in questione, cioè tra il 13.000 ed il 4.000 a.C.

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